Traduzioni e tecnologia: la complementarità

Nel dibattito su “traduzione umana vs traduzione automatica” la complementarità è un tema di grande attualità, poiché la tecnologia ha trasformato radicalmente il modo in cui affrontiamo la traduzione di testi e discorsi.

In un passato recente la tecnologia e l’informatica sono venute in aiuto del traduttore tramite servizi e tool di traduzione assistita (ad es. Wordfast); questi strumenti non sono assolutamente caduti in disuso tra chi traduce professionalmente, ma ovviamente il loro utilizzo dev’essere ricalibrato di fronte alla comparsa dell’intelligenza artificiale.

Il passo in avanti è rappresentato dai nuovi sistemi di traduzione automatica, come Google Translate e DeepL, che portano con sé una serie di vantaggi (che approfondiamo di seguito), ma anche evidenti svantaggi, che fanno sì che la traduzione umana continui a essere insostituibile in molti contesti.

Vantaggi:

Come abbiamo detto, la traduzione automatica offre numerosi vantaggi:

  • Velocità: I sistemi di IA possono tradurre grandi volumi di testo in pochi secondi; ovviamente molto dipende dalla quantità di testo inserita e, nonostante l’apparenza, anche da quanto sia affidabile il tool utilizzato.
  • Costo ridotto: A differenza della traduzione umana, che ha costi oscillanti a seconda del tipo di testo da tradurre e da altre variabili, l’uso di strumenti automatici è spesso gratuito o a basso costo. Attenzione, però: non tutti i servizi di traduzione automatica offrono gli stessi servizi agli stessi costi e, diretta conseguenza di ciò, i servizi completamente gratuiti o a basso costo sono anche meno affidabili.
  • Disponibilità immediata: La traduzione automatica è accessibile a chiunque in qualsiasi momento: è sufficiente avere accesso ad una connessione internet, anche tramite il proprio smartphone, per poter usufruire di questo tipo di servizi.
  • Miglioramento continuo: Gli algoritmi di traduzione basati sull’IA imparano costantemente grazie al machine learning, ossia immagazzinando di continuo nuovi dati e nuove proposte di traduzione, migliorando la loro precisione.

 
Limiti:

Nonostante i progressi, la traduzione automatica presenta tuttavia ancora dei limiti significativi:

  • Mancanza di comprensione contestuale: Gli algoritmi non sono in grado di cogliere i significati sottintesi, le sfumature culturali o i giochi di parole, tutti elementi distintivi e peculiari di ogni lingua, che sono traducibili correttamente solo se in possesso degli elementi culturali necessari.
  • Errori stilistici e grammaticali: Le traduzioni automatiche spesso risultano meccaniche e/o non rispettano le regole grammaticali della lingua di destinazione, oppure fanno errori di stile che un essere umano non farebbe, perché il ruolo del traduttore non deve essere solo quello di “trasportare” parole da una lingua ad un’altra, bensì di rendere fruibile un testo in maniera che al lettore arrivi il messaggio nell’accezione e nello stile più vicini possibile a come sono stati pensati dall’autore.
  • Difficoltà con testi specialistici: Settori come il diritto, la medicina o l’economia richiedono conoscenze specifiche che l’IA fatica a interpretare correttamente, e anche la letteratura non è esente da queste difficoltà perché ogni parola può avere un intento differente a seconda dell’autore, e l’algoritmo fatica a rendere queste specificità.

 
In questo panorama, e fatti i debiti rilievi di cui sopra, risulta chiaro come i traduttori umani siano tuttora essenziali per garantire qualità e accuratezza, soprattutto in contesti in cui è richiesta una forte sensibilità linguistica e culturale. La traduzione umana è fondamentale per:

  • Contestualizzazione: Adattare un testo a una specifica cultura e contesto.
  • Testi creativi e letterari: Tradurre opere letterarie, poesie o slogan pubblicitari richiede interpretazione e
    creatività; come detto sopra, si tratta di veicolare una cultura, non può trattarsi di un mero “trasporto” di parole.
  • Settori altamente specializzati: In ambiti come il diritto o la medicina, la precisione è essenziale per evitare errori gravi; in ambiti ancora più specifici, come le traduzioni eseguite su ordine dei tribunali, il lavoro dev’essere “asseverato”, ossia il traduttore dichiara la propria piena responsabilità per tutte le conseguenze derivanti dalla traduzione effettuata; è evidente che in questo contesto un traduttore automatico non offre alcuna garanzia.

 
Conclusioni

Da quanto visto sopra, consegue in maniera logica che oggi l’approccio ibrido è da preferirsi: si tratta di combinare traduzione automatica e revisione umana. Questo metodo, noto come post-editing della traduzione automatica (abbreviato in PEMT), consente di sfruttare la rapidità dell’IA e la qualità della revisione umana. I traduttori possono correggere gli errori della macchina, migliorando stile, coerenza e accuratezza del testo.

In conclusione, possiamo sostenere che la traduzione automatica è un potente strumento che facilita la comunicazione globale, ma non può sostituire il lavoro umano. L’unione tra tecnologia e competenza umana rappresenta al momento la soluzione migliore per ottenere traduzioni precise, fluide e adatte al contesto specifico.

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