In gennaio si è celebrata la giornata del Dialetto e Topolino, con tutta la banda Disney, ha reso omaggio ai dialetti d’Italia con un numero celebrativo stampato in 4 dialetti, in rappresentanza di tutte le varianti presenti nel nostro Paese: milanese, fiorentino, napoletano e catanese.
Ma cosa differenzia una lingua da un dialetto?
La differenza tra lingua e dialetto è spesso oggetto di discussioni complesse e non sempre facilmente definibili; tuttavia, esistono alcune distinzioni generali che si possono fare.
- Lingua: In senso stretto, una lingua è un sistema di comunicazione parlato e scritto, con una grammatica e un vocabolario ben definiti, che viene utilizzato in modo ufficiale e riconosciuto da una comunità. Spesso viene associata a una nazione o a uno stato e viene insegnata nelle scuole, utilizzata nei media e nelle istituzioni ufficiali.
- Dialetto: Un dialetto è una variante di una lingua che si sviluppa in una regione geografica specifica e che può differire dalla lingua standard sotto vari aspetti, come la pronuncia, il lessico e la sintassi. I dialetti sono spesso considerati forme locali o regionali di una lingua e, anche se possono essere pienamente comprensibili tra le persone che vivono nella stessa zona, possono presentare differenze tali da renderli difficili da comprendere per chi proviene da altre aree. In molti casi, i dialetti non hanno una norma scritta standardizzata e sono tradizionalmente trasmessi oralmente.
In breve, la lingua è un sistema di comunicazione ufficiale e ampiamente riconosciuto, mentre il dialetto è una variante locale e spesso informale di quella lingua.
Tuttavia, non esiste sempre una linea netta tra i due, e la distinzione può dipendere anche da fattori sociali, politici e culturali.
Un famoso detto in sociolinguistica recita: “una lingua è un dialetto con un esercito e una marina”. Spesso, la distinzione è data solo da fattori politici e/o storici, che determinano la diffusione di una lingua rispetto ad un dialetto.